L’importanza di ferite, cicatrici e ostacoli nel piano di comunicazione social

Per molto tempo si è creduto che mostrare una vita perfetta fosse l’antidoto per il successo sui social. Ma le cose stanno davvero così? Se lusso e benessere possono essere una forte leva per richiamare l’attenzione anche degli utenti più distratti, per creare una connessione con loro serve molto di più. Ecco dunque perché e come utilizzare traumi e ostacoli nel proprio piano di comunicazione.

Autenticità prima di tutto

Le ricerche di neuromarketing confermano che gli utenti siano sempre più attratti da brand e personal brand che si raccontano con trasparenza, che condividono le proprie esperienze in modo autentico, che mostrano le loro cadute, le difficoltà che affrontano. Questo li rende infatti memorabili e “umani”. 

Delle difficoltà umane fanno parte:

  • le ferite, fatti o pensieri che hanno lasciato un trauma ancora irrisolto nella nostra esistenza;
  • le cicatrici, traumi ormai elaborati che siamo riusciti a trasformare in forza e capacità;
  • gli ostacoli, elementi oggettivi o soggettivi che ci impediscono o ci hanno impedito di raggiungere i nostri obiettivi. 

Il potere dell’empatia 

Le neuroscienze, con la straordinaria scoperta dei neuroni a specchio, ci spiegano perché l’essere umano si leghi così tanto ai brand “sinceri”: leggendo, osservando o ascoltando una storia, il cervello umano attiva le aree associate alle azioni raccontate, come se le avesse vissute in prima persona!

Ciò significa che il tuo utente, quando entra in contatto con le tue storie, ti percepisce esattamente come lui e si rispecchia in te. Prova le tue emozioni, si immedesima nei problemi che vivi e spera nelle stesse soluzioni. In fondo, abbiamo tutti bisogno di sentirci sulla stessa barca e profondamente compresi. Le tue vendite saranno allora direttamente proporzionali alla tua capacità di empatizzare con il tuo pubblico.

Vincere insieme le paure

Le tue ferite sono indissolubilmente legate alle tue paure e ai dolori che hai vissuto. Anche chi ti segue ne ha almeno una e, in quanto essere umano, teme di non riuscire a fare qualcosa.
Normalmente, la target audience di un brand o personal brand vive le sue stesse difficoltà. Parlarne, dunque, rende ogni debolezza un punto di forza e aiuta le persone a operare finalmente il cambiamento tanto desiderato nella loro vita, che si traduce automaticamente in fiducia incondizionata nei confronti dell’azienda o del professionista. 

Possiamo perciò affermare che il dolore da te vissuto, che sei stato/a capace di trasformare in forza e capacità, se raccontato, può tradursi in nuovi clienti altamente fidelizzati.

Connessioni durature

Il neuromarketing ci insegna pure che i nostri acquisti sono per lo più dettati dalle nostre emozioni. Le relazioni che intessi con il tuo pubblico, dunque, rappresentano potenzialmente la tua fonte di guadagno maggiore. Parla con chi ti segue come vorresti che un caro amico parlasse con te: con costanza, con coinvolgimento, con sincerità.

Tu non racconteresti mai i fatti tuoi se non ti fidassi del tuo interlocutore e smetteresti di farlo qualora questo non ti ricambiasse. Ne è consapevole pure il cervello di chi ti ascolta, ecco perché raccontare le tue ferite è tanto una prova di vicinanza con la tua audience, quanto un invito subliminale a fare lo stesso. 

Se conosci bene i bisogni del tuo target e proponi dei prodotti/servizi adeguati alle sue esigenze, quando l’utente si spingerà fino alla sua richiesta di aiuto, potrai considerare la tua vendita conclusa. Bello vendere senza vendere, no?!

Raccontare una ferita nel modo giusto

Per raccontare una ferita o un ostacolo in modo funzionale, però, non basta l’intenzione. Occorre farlo nel modo giusto, affinché non sortisca l’effetto contrario. Parole d’ordine sono dunque: positività nell’approccio, gratitudine nei confronti delle prove che la vita ci pone dinnanzi, specificità. Questo aiuterà i consumatori a sentirsi come se stessero vivendo l’esperienza insieme a te, a desiderare il tuo mood e le tue soluzioni. 

Se vuoi ottenere tutto ciò, ma non sai da dove cominciare, io posso aiutarti concretamente. Con il mio manuale “Storie per vendere” ti insegno passo passo a realizzare storie autentiche e avvincenti da raccontare al tuo pubblico, ottenendo immediatamente un aumento di fatturato. Sarai finalmente unico/a e memorabile!

Se invece vuoi continuare a ricevere consigli gratuiti per vendere sui social, continua a leggere il mio blog. 

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